Come tradurre la parola "saudade"?
Ci sono parole che non si traducono.
Poi c’è “saudade”, che non si traduce neanche volendo.
Se la lingua portoghese fosse un film, “saudade” sarebbe la nostra colonna sonora che parte quando il protagonista guarda fuori dalla finestra mentre piove.
β Ma cosa vuol dire davvero “saudade”?
La definizione tecnica è:
una sensazione di mancanza, nostalgia, desiderio di qualcosa o qualcuno che è assente.
Ma ridurla così è come spiegare il sapore del cioccolato con una formula chimica.π΅π«
“Saudade” si sente, più che si capisce.
Può essere:
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La nostalgia per un amore passato
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La mancanza di casa quando vivi all’estero
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Il ricordo di un’estate che ti ha fatto sorridere senza motivo
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La voglia di rivedere qualcuno che non puoi più abbracciare
π§π· Perché noi brasiliani usiamo così tanto questa parola?
Perché viviamo con il cuore mezzo pieno e mezzo lontano.
E no, non è una frase da cioccolatino: è cultura nazionale.π§π·
In Brasile, dire “Tô com saudade de você” non è drammatico. È normale. È il nostro quotidiano.
È come dire “mi manchi” ma con un sottofondo musicale in minore e un tramonto in slow motion.π
πΆ Saudade nella musica: prepara il fazzoletto
Vuoi capire la “saudade”?
Ascolta la musica brasiliana. Nessun’altra lingua canta la nostalgia con tanta delicatezza e poesia...
π§ 1. “Chega de Saudade” – João Gilberto
È LA canzone che ha dato il via alla Bossa Nova. Il titolo significa:
“Basta con questa saudade!”
Ma spoiler: la saudade… non finisce mai.
π§ 2. “O Mundo é um Moinho” – Cartola
Una canzone che non dice mai “saudade”... ma ne è piena fino all’orlo.
Ogni nota è un addio sussurrato... io la amo, soprattutto la versione cantata da Beth Carvalho (https://www.youtube.com/watch?v=HcL6YizlcQ4&list=RDHcL6YizlcQ4&start_radio=1).
π§ 3. “Saudade” – Fagner e Zeca Baleiro
Questa sì, la dice proprio.
E ti affonda come una tazza di caffè amaro alle tre di notte.
“Saudade é arrumar o quarto do filho que já morreu”
(“Saudade è sistemare la stanza del figlio che è già morto.”)
Qui non si scherza più.
π Saudade anche in poesia (perché pure i poeti ci cascano)
Clarice Lispector, autrice brasiliana amatissima, diceva:
“Saudade é um pouco como fome. Só passa quando se come a presença.”
(“La saudade è un po’ come la fame. Passa solo quando si ‘mangia’ la presenza.”)
Ma attenzione: non sempre passa.
Anzi, a volte resta lì, e fa quasi compagnia. Come un vecchio disco che continui ad ascoltare, anche se ti fa venire il magone.
βοΈ Curiosità linguistica
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“Saudade” è femminile: a saudade.
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Non esiste un vero plurale pratico, ma se proprio devi, si dice as saudades.
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In galiziano (lingua sorella del nostro portoghese) esiste questa stessa parola.
β In conclusione
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Saudade la si sente, non la si può semplicemente "capire".
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È mancanza, ma anche memoria, emozione, e sì... è poesia.
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È parte del DNA linguistico e culturale del Brasile.
π¬ E tu, di cosa hai saudade?
Di un viaggio in Brasile?
Della tua infanzia?
Del panettone fuori stagione?
Fammelo sapere! E se vuoi, crea la tua playlist della saudade: una canzone, un ricordo, e una parola in portoghese.
Até a próxima! β€οΈ
Ingrid
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