Cos’è davvero la Capoeira?

cultura brasiliana
 

La capoeira è una danza? Una lotta? Una scusa per fare acrobazie?

Sì. E no. E anche di più.

La capoeira è una dança-luta, una lotta mascherata da danza, nata in Brasile durante il periodo coloniale.
Ed è una delle espressioni più forti e poetiche della resistenza culturale afro-brasiliana.

Insomma: sembra un balletto, ma sotto c’è una storia di schiavitù, ribellione… e ritmo.

 

 

πŸ‡§πŸ‡· L’origine della Capoeira: quando danzare significava sopravvivere

Durante il periodo coloniale, milioni di africani furono strappati dalle loro famiglie in Africa e deportati in Brasile come schiavi. Molti di loro provenivano da regioni dell’Africa occidentale e centrale, dove combattimento, danza e musica erano spesso parte di un’unica cultura tribale.

In Brasile, i padroni proibivano ogni forma di addestramento alla lotta: gli schiavi non potevano imparare a difendersi o ribellarsi.

E quindi?

Inventarono la capoeira.
Un’arte marziale travestita da ballo.
Allenamento fisico camuffato da danza rituale.
Genio puro. E ribellione coreografata.

 

 

πŸ’ƒπŸ»πŸ₯‹ Ma è una danza o una lotta?

Entrambe. E anche un po’ di teatro, acrobazie, poesia, musica, spiritualità.

  • Non c’è contatto violento diretto (almeno nella forma più “classica”)

  • I movimenti sono circolari, fluenti, spesso esagerati – sembrano una coreografia, ma ogni gesto può diventare un colpo

  • Tutto si svolge all’interno della roda de capoeira (cerchio di capoeira), con musica dal vivo, canti, berimbau e atabaque

Capisci che è difficile prenderla solo come “arte marziale” o solo come “danza”.
È entrambe, e nessuna. È capoeira.

 

 

πŸ₯ La musica della Capoeira: il cuore che batte nel cerchio

Ogni gioco di capoeira è accompagnato da un’orchestra minimalista ma potentissima:

  • Berimbau: un arco musicale con una corda sola e un suono ipnotico (sembra uscito da un documentario su pianeti lontani)

  • Pandeiro: il tamburello (immancabile)

  • Atabaque: il tamburo verticale (che dà la carica)

  • Reco-reco e agogô: strumenti a percussione di supporto

E poi ci sono i canti, spesso in forma di domanda e risposta tra il cantador e il coro. Questi canti raccontano storie, sfide, provocazioni, leggende.

 

 

🎢 Canzoni e Capoeira: poesia in movimento

Alcuni brani iconici legati alla capoeira:

 

🎡 “Paranauê, paranauê, Paraná”

Lo hai sentito ovunque, anche se non sai da dove viene.
È un canto tradizionale della capoeira.

“Paranauê” richiama il fiume Paraná e ha origini africane e indigene, usato come richiamo e ritmo di gioco.

 

🎡 “Berimbau” – Baden Powell & Vinicius de Moraes

Un classico intramontabile, pieno di poesia e saudade:

“Quem é homem de bem não trai / O amor que lhe quer seu bem...”
(“Chi è un uomo giusto non tradisce / L’amore che gli vuole bene...”)

Qui, la capoeira diventa filosofia di vita.

 

 

πŸ•ŠοΈ La capoeira oggi: patrimonio vivo

Oggi la capoeira è:

  • Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO

  • Praticata in tutto il mondo

  • Un simbolo di resistenza, identità afrodiscendente e libertà

Ci sono diversi stili:

  • Capoeira Angola: più lenta, più teatrale, più “originale”

  • Capoeira Regional: più acrobatica e sportiva, sviluppata da Mestre Bimba

  • Contemporânea: un mix dei due, adattato alle palestre moderne

 

 

🧠 Curiosità da sapere per fare bella figura

  • Il termine “capoeira” potrebbe derivare dalla lingua indigena tupi ka’a puera, ovvero “boscaglia rasa”, dove gli schiavi si rifugiavano per allenarsi in segreto.

  • “Ginga” è il movimento di base, una specie di oscillazione continua – mai stare fermi!

  • Nella capoeira non si “combatte”, si “gioca”: si chiama jogo de capoeira.

 

 

βœ… In conclusione

  • La capoeira è una danza? Sì. È una lotta? Sì. È un canto, una poesia, una ribellione coreografata? Sì.

  • È nata dalla schiavitù, è sopravvissuta alla repressione, ed è diventata orgoglio nazionale brasiliano.

  • È musica, ritmo e identità in forma di cerchio.

 

 

πŸ’¬ Ti è venuta voglia di provare?

Scrivimi nei commenti se hai mai visto (o fatto!) capoeira.
Oppure ascolta “Paranauê” e prova a muoverti con un po’ di ginga.
(Senza farti male, eh. Occhio al tappeto.)

Até a próxima! ✊🏽

 

Ingrid

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